Semifinale dura e combattuta contro i campioni del nostro continente, quelli che se ne approfittarono di un coach lontano diecimila miglia in un freddo aeroporto per armare i cannoni e spianare i nostri eroi. Montemurro non dimentica, lui c'era, e segna tacche da allora.
Per affrontare i numeri 2 del ranking ho deciso di sfruttare lo slot fortunato, il 17 (!!!!), con una nuova chiamata. Cercavo Bruto con tanto di pugnale, ci accontentiamo di Cassio, sperando che pugnali l'imperatore di Europa
Cassio Amadori, Raketid: non c'è pettegolezzo, congiura, distrazione estone che lo distolga dal duro lavoro. E' uno che si piazza dalle parti del canestro con i canini snudati e azzanna tutto ciò che passa, che sia una palla a spicchi o un braccio altrui. Temprato dal gelido vento siberiano e dal freddo Mar Baltico, pare debba essere tenuto con il guinzaglio per il tempo che sta in panchina, per evitare danni a cheerleaders e bibitari. Lui sa che se fallisse avrebbe un solo, unico, triste gettone di presenza nazionale, cosa che non gli permetterebbe di far gran figura con le bellezze locali una volta tornato nella A estone.
La tattica è chiara: difenderemo, si spera. Attaccheremo poi, se non ci picchieranno troppo. L'impegno sarà giusto. L'orgoglio tanto. La speranza alta. E avremo il supporto per l'occasione delle vuvuzelas sudafricane!