steve, senza scadere nell'insulto, molti vedo il movimento calcio e il suo business come un dato di fatto consolidato negli anni e immerso nel libero mercato. Se il calcio genera un indotto in italia e spagna 10 volte maggiore a quello del basket (con ricavi pubblicitari e soprattutto interesse del pubblico televisivo), ogni suo "attore" avrà normalmente una retribuzione proporzionale, e quindi 10 volte superiore a quella del basket. Domanda e offerta, è tutto qui, nel bene e nel male.
Intanto rispondo pure a Kioff.
Punto "devianza mentale". Il sistema che ci é sempre stato propinato e al quale pare pochissima gente pare opporsi é: nel calcio girano un sacco di soldi, gli ingaggi devono essere tutti da nababbi (altro che parlamentari...) per correre dietro ad un pallone, una marea di investitori corrono dietro a fumarsi moneta su moneta e per tutti va bene così. Questa é una "devianza mentale" a cui siamo stati sottoposti: il calcio prevede che ci si debba "investire" una marea di soldi e va tutto bene... Beh, per me non va bene proprio per un ca**o di niente.
Non so cosa hai inteso tu, io non volevo offendere nessuno, ma spiegare il mio punto di vista, che peraltro esprimo con tanti miei amici calciofili i quali dicono sempre "beh si però..." come primo intercalare.
Tuddu, io ho fatto riferimento alla mia società, ma la pallacanestro (maschile) é altresì uno sport tutto sommato ricco. Questo discorso l'ho già fatto altre volte, mi spiace ripertermi, ma c'é un'ingiustizia sociale clamorosa a livello sportivo. Chi vuole fare sport minori deve patire le pene dell'inferno, i calciatori già da ragazzetti vengono "stipendiati" o le loro società madre ricevono compensi spropositati, anche per giocatori di medio-basso livello. Oggidì nei settori giovanili di serie A vedo che ci sono una barcata di stranieri... stranieri! Cioè, non ragazzi italiani di genitori stranieri, o arrivati in Italia in tenera età, ma di giocatori COMPRATI per venire a fare il settore giovanile (questa é tra l'altro la politica del basket Rimini e che sta ahimé prendendo piede pure nello sport che adoro... ma che "combatto" in sedi opportune, purtroppo attualmente sorde).
C'é un mio ex giocatore, che dal basket é passato al tiro a segno con successo a livello europeo, una pistola é capace di costare anche sui 3mila euro, senza la quale tu non puoi partecipare a determinate competizioni, perché ci sono pistole regolamentari ed altre no, quindi senza il "mezzo" non puoi sparare in gara. Non c'é nessuno che gliela compra, state sicuri, se l'é comprata lui (ha 17 anni) e la sua famiglia. I viaggi (anche all'estero) li paga lui e la sua famiglia. Le iscrizioni al poligono di tiro le paga lui e la sua famiglia. Se 1mln del Milan o dell'Inter finisse nella federazione di Tiro a Segno, sarebbe così iniquo e scorretto?
Io capisco tranquillamente la situazione che si é creata (sono quasi dottore in economia, mica per l'anima del kaiser :-p), ma mi fa molto e parecchio schifo. Nel mio sport provo a combatterla, nel mio piccolo, pure provo a "combattere" il calcio. Mi spiace che a tanti vada bene così.