Francesco Grammatico é potenzialmente il giocatore più devastante del lotto, ma c'é un problema. Il problema é che da quando s'é trasferito a Macao non si ha più modo di contattarlo durante la settimana e arriva solo per le partite. Speriamo sia abbastanza, pare in forma, anche se non sembra allenato, ma si vede che in Asia hanno metodi particolari. The Coachhhh ha fatto un gran lavoro con lui nella squadra di proprietà di Dan Peterson, ovvero Mamma butta la pasta, ma a poco da stagione 14 ci ha messo in questo "piccolo" problema.
Giovanni Salvini ed il talento. Un rapporto duro, direi che finisce a cazzotti, perché Salvini é bravo, s'impegna ed ha una qualità incredibile: la caparbietà. Lui vuole riuscire, lui vuole arrivare e... in nazionale ci é arrivato nonostante un talento che é limitato e che difficilmente lo farà crescere ulteriormente. Lui lo sa, il suo coach, prufissuri di Cipolla, che l'ha cresciuto da stagione 12, lo ha sempre sostenuto e condotto sino all'under ed é qui che dovrà giocarsi tutte le cartucce a disposizione.
Fernando Ligi detto "The Wall", perché gioca a Berlino, ormai da diverse stagioni. Da piccolo, Ligi, ha grossissimi problemi alla vista, perché strabico. I genitori lo portano in un istituto privato di suore chiamato Celestiale, dove comincia la sua carriera da giocatore di basket. La correzione con gli occhiali gli permette di baypassare il suo problema visivo ed attirare le attenzioni di Bam Lee, che lo porta nella sua squadra i Burnin Berlin dove sta giocando da 3 stagioni in maniera molto efficiente. Ligi ha subito scorsa stagione un infortunio gravissimo al tendine d'achille che l'ha tenuto fuori per 2 mesi, tempo impiegato dal nostro per migliorare la tecnica di tiro, specialmente dalla linea della carità.
Giorgio Wetzl nasce da madre albanese e padre bulgaro in Italia, esattamente a Roma. Comincia a vivere una vita da "romano" sino ai 18 anni, poi la sua società fallisce ed i diritti vengono tradati a Padova. I 213cm di Wetzl ed un potenziale mica da ridere vengono notati dalla nuova società che porta il ragazzo al nord, ma ad un miniraduno effettuato alla Ghirada di Treviso per talenti italiani, il ragazzo dà di matto. Calci e pugni, insulti, non si riesce a calmare, dimostrando una certa "instabilità" psicologica. Un ragazzo lituano si occupa di lui e lo porta nella sua società-casa di cura, ovvero la Psychosocial. Qui Giorgio ritrova sé stesso e riesce a migliorare in maniera evidente sotto ogni profilo.
Ettore Di Iorio comincia a giocare a basket tardissimo, in una squadretta di amici, tanto per divertimento. Si chiamano DESPERADOS team, perché sono così disperati che credono di perderle tutte. Di Iorio a 17 anni dimostra un talento enorme e porta la squadra nei campionati pro di BB, dove viene visto da Fu Lee dei Fu Boys. Il ragazzo si mette in luce con prestazioni strepitose e continua a migliorare. Avendo cominciato tardi, tanti concetti per lui sono nuovi, ma l'abilità e la velocità con cui li impara e con cui cresce sono strepitosi. Ribattezzatto "BBEinstein"
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