Secondo me la questione non è il numero ma la qualità.
Analisi ben fatte rispetto a pareri buttati li, è una discriminante essenziale.
In analisi ben fatte, motivate, il coach prende spunto x dire "cosa non ho considerato?" Lo considera e lo accoglie in parte, del tutto, per nulla.
In questa fase 15 o 3 persone imo cambia poco, perché su una partita non so scappa da 2-3 interpretazioni massimo.
Io apprezzo poco le volte in cui sul tavolo la proposta è a,b o c e arrivano feedback tipo a va bene, b è bella e c non fa schifo.
Se non ampli la base di chi partecipa però non esci mai dal giro dei 3-4 che un coach decide di avere intorno. Che ci sta, se ci fosse più alternanza, ma l'alternanza costante in un gioco così lento non è necessariamente la soluzione minore.
Un giusto percorso nel fare parte dello staff, acquisire consapevolezza dei processi di preparazione e poi autorevolezza nel formulare analisi credo sia la gavetta spesso scambiata con il pulire i cessi in termini bbistici.
Almeno sulla parte delle partite. D'altro canto c'è anche un lavoro inizialmente più di quantità sulla scouting che però non è che chi fa il coach o sia dentro da molto nella nt non fa.
Capisco il tuo punto di vista ma sembra più una visione di chiusura quando non credo che lo sia.